RECENSIONI

Domenica 27 settembre 2020 ho avuto occasione di visitare il museo dell’esplosivistica. Io, indirizzata nell’ambito economico e con altre passioni, ho avuto la curiosità e la voglia di conoscere questo spazio del quale, sinceramente, ignoravo l’esistenza. Uniche esperienze visive legate al tema sono state la visita all’ossario del monte Grappa con le sue valli contornate dalle buche delle bombe e l’estrazione del marmo dalle cave a Carrara.

Non la definerei “gita”, piuttosto è un percorso espositivo spiegato in modo coinvolgente e con un linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

È un luogo molto interessante e ben strutturato per aree tematiche che ti permette di avvicinarti ad un mondo, quello esplosivistico, passo dopo passo fornendoti una visione a 360 gradi. Qui si ha la possibilità di comprendere la storia dell’esplosivo dai primi rudimenti, dai suoi scopritori fino ai giorni nostri, ai diversi usi (militare, agricolo, civile e ludico). Ogni teca è uno spazio ad hoc, una perla di storia, di aneddoti, di vita vissuta che sprigiona dedizione e passione del “capo spedizione” del “museo”. Le teche non sono contenitori a sè stanti ma tutte collegate tra loro da un filo rosso (senza miccia!!) che le fa definire evergreen. Archivi preziosi frutto di ricerca, donazioni e ricordi. Traspare l’evoluzione dell’ uso delle armi, del modo di fare la guerra (anche se non si è ancora smesso di farla da millenni… forse è insita nell’uomo…) e degli usi degli esplosivi. Il tutto corredato dalla presenza di manichini vestiti in divisa da lavoro… Altro che un palloso museo!! Ci sono razzi, palle di cannoni, uniformi, bombe, minerali insomma un purpurì ordinato di tesoretti. In generale il sostantivo “museo” allude a qualcosa di vecchio, noioso, poco appetibile se si vuol suscitare un interesse nel pubblico.

Non lo definirei, a mio avviso, museo bensì spazio espositivo, formativo, istruttivo e unico in Italia. Credo che dai libri, dai video si possano apprendere alcune nozioni ma il vedere dal vivo, nella pratica i vari meccanismi di funzionamento sia un modo valido per imprimere nella mente quei concetti che altrimenti resterebbero lì sulla carta. È adatto a tutti gli utenti anche per persone che, come me, non hanno competenze in materia. Basta avere un pochino di curiosità e voglia di apprendere cose nuove.

Dal punto di vista economico, in senso lato, questo spazio va a sopperire la mancanza di un’agenzia a livello statale e pertanto acquisisce un valore aggiunto notevole divenendo un punto di riferimento a livello nazionale e magari anche internazionale per gli appassionati, per la categoria, per le forze dell’ordine, per gli agenti speciali. Unicità, passione, ricerca, serietà sono parole chiave per definire questo posto.

Un luogo che pur essendo poco pubblicizzato ma noto a chi serve, può essere definito come uno scrigno di cimeli, di nozioni, di aneddoti, in cui la memoria si lascia facilmente trasportare nel viaggio. Citando Leopardi “…ed il naufragar m’è dolce in questo mar…” Un esempio di idea vincente per esprimere uno dei tanti volti della ricchezza della bellezza in Italia.

L. Z.